domenica 13 febbraio 2011

Santi Patroni di Brescia: Faustino e Giovita


Lunedì 14 e Martedì 15 febbraio siamo in vacanza.

Per comunicazioni urgenti:
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venerdì 4 febbraio 2011

“Pagami come dico io e lavorerò come dici tu, pagami come dici tu e lavorerò come dico io”

Nella vita li cerchiamo e li abbiamo, e dopo un pò li riconosciamo, sono loro, sono i nostri clienti.

Ecco le 5 grandi categorie, entro le quali, alla fine ci sono tutti.

Il pescatore

Questo tipo di cliente solamente si avvicina in modo serio per chiedere un parere iniziale sul suo problema. Non ha la minima idea riguardo alle specifiche e nemmeno alle tecnologie necessarie per risolverlo. Per colmare queste lacune chiede a te di aiutarlo nel processo creativo, per spiegargli tutti gli scenari possibili, le strategie e i metodi che si potrebbero utilizzare.
Il pescatore mantiene sempre viva la speranza che poi il lavoro ti verrà affidato . In realtà però non ha la minima idea di quando vorrà realizzare quel progetto e comunque non affiderà a te il lavoro.
Questo tipo di cliente va evitato, a meno che sia disposto a pagarti per il lavoro di consulenza iniziale, cosa che avviene veramente di rado.

Il mimo

La comunicazione tra cliente e azienda è un fattore essenziale. Spesso però si ritiene che solo il commerciale debba essere una abile comunicatore. A volte infatti ci si dimentica che anche il cliente deve essere in grado di manifestare correttamente le proprie esigenze, in modo da rendere chiare le sue esigenze.
Con il cliente mimo è praticamente impossibile capire quello che lui desidera e sta a te provare ad interpretare i vari segnali cercando di trarre informazioni utili. Diciamo che con questa tipologia di cliente, può essere utile chiedere il supporto di un indovino o di una cartomante
Questo tipo di cliente è assolutamente da evitare se non vuoi passare le giornate a sbattere la testa contro il muro e portare avanti un progetto che rischia di lasciare insoddisfatti entrambi.

L'illuso


Questo è sicuramente uno dei clienti più diffusi. Vi sarà sicuramente capitato di incontrare qualcuno che ha in testa un’idea meravigliosa (e non è Cesare Ragazzi ) ). E’ il tipo di cliente che vuole realizzare un sito come Facebook che utilizza un sistema di ricerca come Google e permette di caricare i video come è possibile fare su YouTube. Ovviamente non è disposto a pagare per il tuo lavoro ma, dando per scontato che il sito nel giro di un anno potrà essere venduto per milioni di euro, ti promette una fetta dei profitti.
Il cliente illuso è da evitare principalmente perché è la tipica persona che non ha il minimo contatto con la realtà. Evitalo se non vuoi cimentarti in un’impresa folle dai ritorni economici altamente improbabili e tendenzialmente prossimi allo zero.

Il coniuge


Avere un’ottima relazione con un cliente è sicuramente positivo. Una comunicazione ottimale è fondamentale per la buona risucita del progetto. Fatti salvi questi due punti, alcuni clienti tendono ad andare oltre, trasformandosi nel “cliente coniuge”.
Questo tipo di persona ha la tendenza a telefonarti per il solo gusto di farlo, continua a fissare incontri e appuntamenti solo perché ama l’interazione.
Il cliente coniuge è da evitare se non sei votato al sacrificio e se vuoi mantenere buoni rapporti ed essere ancora reperibile per tutti gli altri tuoi clienti.

Lo spilorcio

Partendo dal presupposto che tutti voglio fare buoni affari e ottenere il massimo con la minore spesa possibile, il cliente spilorcio porta questa teoria ai massimi livelli.
Questo tipo di cliente è particolarmente “pericoloso” perché tenderà a modificare i termini dell’accordo non appena è stato siglato. I più abili sono persino capaci di farti sentire in colpa se non sei disposto a fare del lavoro extra gratuitamente. La loro frase tipica è “già che stai facendo X, potresti anche aggiungere Y”.
Lavorare per clienti che cercano solo il miglior prezzo anziché per quelli che attribuiscono del valore al lavoro che fai non è mai un grande affare.

Da "Econsultancy"
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